mardi 16 mai 2006.
Chanson composée avant 1971 pour un spectacle sur le travail et l’exploitation inhumaine des travailleuse à domicile. Cette chanson a été réactualisée depuis.
(Infos et texte tirés du disque « Chants de lutte italiens » par Il Canzoniere delle Lame di Bologna, Le chant du monde, LDX 74651)
Un extrait...
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Le lavoranti a domicilio
Son qui da stamattina di buonora
Son qui da stamattina di buonora
comincio alla mattina fino a sera a smacchinare
le braccia avanti e indietro a smacchinare
E mentro io sono a smacchinare
mi figlio mi fa i pacchi
prepara da mangiare
poi viene a darmi il cambio a smacchinare
Il nonno attacca tutte le etichette
la nonna conta i pacchi e le magliette
cinquanta lire al pezzo non ci si può sbagliare
bisogna andare in fretta a smacchinare
E quando poi mia figlia torna a casa
fa presto a mangiare poi corre a studiare
per poi venire prima a smacchinare
La sera quando viene il suo moroso
le da bacino in fronte, le dice ciao stai bene
poi dopo vanno insieme a smacchinare
E avranno tanti figli belli e forti
e avranno tanti figli e forti
e avranno tanti figli
Eh no ! E porco giuda boia maledetto
il giorno che ci siamo fatte incastrare
che siam rimaste in casa a smacchinare
Non c’é il controllo stretto del padrone
ma siamo senza mutua nè pensione
sfruttate a domicilio, divise nella lotta
ma quanto costa cara sta pagnotta
Ma noi ci organizziamo per lottare
ci uniamo per non farci più sfruttare
padroni state attenti che noi più non dormiamo
la lotta a domicilio vi portiamo.